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L’aragosta (Palinurus elephas)

palinurus elephas Crostaceo decapode presente nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico su fondali rocciosi fra i 20 e 70 m di profondità. Nei mesi invernali migra verso le zone più profonde.

E’ un animale prevalentemente notturno e di indole gregaria: di giorno si nasconde,  insieme ad altri individui, in anfratti e spaccature di pareti verticali, facendo sporgere le sole antenne, lunghe fino ad 80 cm.
Di notte esce dalla tana per andare a caccia. La sua crescita è allometrica (non si arresta mai, ma rallenta con l’andare del tempo) e può raggiungere i 50 cm di lunghezza (escluse le antenne). Il corpo è fortemente corazzato, con un carapace sub-cilindrico provvisto di numerose spine e caratterizzato da una colorazione rosso-brunastra.

A differenza del "cugino" astice è sprovvista di chele (ha solamente due false pinze sul primo paio di arti), e tuttavia riesce a frantumare i bivalvi e i gasteropodi di cui si nutre; all’occorrenza non disdegna nemmeno animali morti.

Le aragoste spesso sfregano le antenne, producendo un crepitio molto particolare che sembra sia usato per attrarre il partner. Un motivo in più per abbandonare la brutta abitudine, da parte di  taluni "subacquei", di cercare di afferrarle per le antenne ogni qualvolta se ne avvisti una!